Anche le regolamentazioni nella cantieristica su materiali e sostanze si fanno sempre più stringenti
Elettrica o “velica”, l’innovazione cambia la navigazione
di Anna Maria Castello
L’avvio oggi del Salone Nautico di Genova è l’occasione per dare uno sguardo alle novità che arrivano dal mondo della tecnologia e che sono pensate appositamente per le imbarcazioni e il mare. La manifestazione, che resterà in calendario fino al 6 del mese, è il primo appuntamento della stagione e consente di fare il punto sullo stato dell’arte internazionale del settore. Dopo l’annullamento di molti boat show, dal Monaco Yacht Show al Cannes Yachting Festival, il Salone Nautico di Genova costituisce un punto fermo per il comparto nautico alle prese con l’emergenza Coronavirus. Quest’anno, tra i numerosi appuntamenti in calendario, balza all’occhio l’attenzione rivolta all’innovazione tecnologica. Durante la sei giorni saranno presentati prodotti e progetti nuovi. L’attesa è alta. Ma può davvero l’innovazione essere compatibile con le imbarcazioni classiche? «Si tratta di un tipo di strada assolutamente percorribile», risponde Jamal Sbihi, Refit Manager per la nautica. «Soprattutto se lo sforzo è dedicato a una riduzione dell’impatto ambientale e quindi a una maggiore attenzione all’ambiente». L’esperto spiega che già oggi sono attivi numerosi cantieri che utilizzano prodotti più ecosostenibili con materiali che sono riciclabili e riutilizzabili. Inoltre, la richiesta di imbarcazioni con caratteristiche «green» non manca. Va anche detto che esistono regolamentazioni, nell’ambito della cantieristica, che stanno via via diventando più stringenti su questo fronte. Limitano quelle che sono le immissioni di sostanze impattanti, sia in atmosfera, sia in acqua. Per fare un esempio, oggi la struttura chimica di alcune vernici utilizzate per lo scafo è meno inquinante, a dimostrazione della sensibilità per questi temi da parte dei produttori. Un altro tipo di soluzione verde molto richiesta oggi è quella dei pannelli solari per le imbarcazioni. Con queste produzioni si riduce l’immissione di inquinanti nell’atmosfera. Anche lo scafo deve essere più performante. In ogni caso, oggi i motori delle imbarcazioni, che sono di derivazione automotive, tendono a bruciare meno carburante con una pro[1]gettazione e costruzione che è molto più attenta rispetto a un tempo. «Tra le tendenze c’è poi quella dell’applicazione di motori elettrici su motoscafi e anche su imbarcazioni più grandi», spiega l’esperto. «Questo tipo di tecnologia si chiama diesel electric e, in genere, si tratta di motori costituiti da batterie che sono caricate da generatori elettrici». Nel quotidiano si hanno quindi minori immissioni di idrocarburi in atmosfera. Il motore a scoppio non è però del tutto escluso e interviene in alcune fasi della navigazione. Quale potrebbe essere allora la tecnologia dominante domani? «Lo sguardo è rivolto alla creazione di un sistema totalmente verde che è dato dalla propul[1]sione velica», commenta Jamal Sibihi. È questa la direzione cui stanno guardando la ricerca e lo sviluppo nell’ambito della nautica più avanzata. Oggi, con l’utilizzo di pinne particolari, si riesce a far fuoriuscire lo scafo dall’acqua e a ottenere così velocità importanti». Questo aspetto fa aumentare l’efficienza della propulsione che in questo caso è velica. Anche le vele dovranno però essere di nuova generazione e costruite quindi con materiali più leggeri, che non si impregnano di acqua e che spingono il peso verso il basso. Insomma le soluzioni sono molte e di grande innovazione. E con queste novità la nautica diventerà più amica dell’ambiente.
Milano Finanza – Rapporto Salone Nautico di Genova del 1 Ottobre 2020
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